DIALOGHI IN ITALIANO

Ho posizionato il mio schiavo sulla cavallina, legato mani e piedi, con in testa una busta di plastica, senza alcuna possibilita’ di fuga, movimento e l’ho lasciato li ad attendere il mio ritorno. Puo’ udire solo il rumore dei Miei tacchi, quel rumore che segnera’ l’inizio della sua sofferenza. Inizio giocare con la sua mente, gli faccio capire che oggi le cose per lui saranno molto ma molto dolorose. Non puo’ ancora vedermi, ma io adoro fottere il cervello dei miei schiavi. Gli tiro via la busta e gli avvolgo quella sua zucca vuota in un bellissimo drappo in latex di colore rosso: lo serro cosi’ tanto sul suo viso, che sembra quasi un ritratto e vederlo boccheggiare, arrancare, mi fa godere come non mai. Ogni tanto gli concedo qualche piccolo istante di aria, per poi continuare a torturarlo, privandolo sempre piu’ dell’aria, fino a farlo dimenare sempre di piu’. Forse vorrebbe mettere fine alla sua sofferenza, forse no, una cosa e’ certa: nessuno fugge da Mistress Gaia.